Grüne Flussjungfer

© Clemens M. Brandstetter

     (from Boudot & al. 2009:133): Records of larvae of Ophiogomphus cecilia [Charpentier 1840]*) in southern Spain and Portugal have been shown to originate from misidentified Onychogomphus forcipatus unguiculatus. Although the species is assuredly well implanted in the River Po system in northern Italy, the old Tuscan records originated from unreliable sources and were never confirmed despite intensive fieldwork in Tuscany.   

     Società italiana per lo studio e la conservazione delle libellule.     

*) Boudot & al.(2009) nennen Charpentier als Autor; das ist falsch!


Die Grüne Flussjungfer, Ophiogomphus cecilia (Fourcroy 1785), ist von Frankreich über Osteuropa bis Kasachstan und Sibirien (Kosterin & al. 2001) verbreitet. Schlammige Bäche werden gemieden, somit sind alle Zuflüsse aus intensiv landwirtschaftlich genutzten Gebieten ausgeschlossen; Fliessgewässer, Bäche und selbst grosse Flüsse, mit guter Wasserqualität ohne flussbauliche Massnahmen (Begradigung, Vertiefung, Verbauung) hingegen sind als Standort durchaus geeignet. Die Art kommt etwa an Stellen am Restrhein auf französischer Seite vor (Hunger 2011). Aufgrund der engen Bindung an ausgewählte Biotope ist die Art in Mitteleuropa vielfach verschwunden.

Weibchen der Grünen Flussjungfer – Am Fluss Ticino bei Pavia – Foto: Damiano Villa.


 

    testo della "Direttiva Habitat” (2,4/M) 

Sistematica ed identificazione

Unica specie europea del genere, si distingue dagli altri Gomphidae per l’interruzione delle venature nelle ali posteriori. Nel maschio il paracerco, appendice addominale impari che trattiene la femmina durante l’accoppiamento, insieme alle appendici addominali pari, i cerci, è di forma biforcata. Nella femmina il margine occipitale è dotato di 2 prominenze dentellate, che prendono contatto coi i cerci maschili durante l’accoppiamento. Ha colorazione generale verdastra e nera. Il maschio è più grande della femmina, mentre le femmine mostrano una tonalità più verdastra.

Habitat, ecologia e biologia

Specie esigente dal punto di vista ecologico, si riproduce in fiumi e torrenti con acqua limpida e fresca, non inquinati, con fondo ricco di detriti sabbiosi, in aree semiboscate. Gli adulti si mantengono nei pressi di questi ambienti, posati sul suolo o sulla vegetazione. L’accoppiamento inizia in volo e dura 5-10 minuti, poi la femmina vola sulla superficie dell’acqua ed emette un gruppo di uova ogni volta che tocca l’acqua con l’estremità dell’addome. Solitamente le uova superano l’inverno in questo stadio e si schiudono solo la primavera successiva. L’habitat delle ninfe è rappresentato da fondali a sabbia fine, nei quali esse si affossano. Il periodo preimmaginale richiede 2 o 3 anni. I primi adulti compaiono alla fine di maggio, mentre il periodo di volo si estende fino alla fine di settembre.

Fattori di minaccia

La specie ha mostrato un netto decremento nelle ultimi anni, e in quasi tutta Europa è in pericolo di estinzione. Le cause vanno ricercate nell’inquinamento dei corsi d’acqua e nel rimaneggiamento delle sponde.

Distribuzione

E’ specie a distribuzione prevalentemente asiatica. L’areale della sottospecie nominale si estende dal Portogallo verso est fino agli Urali, raggiungendo la Scandinavia a nord e l’Italia e la Grecia a sud. In Italia è presente in poche località in Piemonte,Lombardia, Emilia e Toscana. Le segnalazioni in Veneto e Trentino risalgono a fine ‘800, mentre quelle delle altre regioni risalgono al massimo agli anni ‘80 (Lombardia e Toscana).

 


 

Literatur: 

Boudot J.-P., V. J. Kalkman, M. Amorín, T. Bogdanović, A. Rivera, G. Degabriele, J.L. Dommanget, S. Ferreira, B. Garrigós, M. Jović, M. Kotarac, W. Lopau, M. Marinov, N. Mihoković, E. Riservato, B. Samraoui & W. Schneider 2009: Atlas of the Odonata of the Mediterranean and North Africa. – Libellula Supplement  9:1-256.   

Charpentier T. de 1840: Libellulinae Europaeae Descriptae et Depictae. – Leopold Voss, Lipsiae 1-180, incl. pl. 1-48.

Fourcroy A. F. de 1785: Entomologia parisiensis, sive catalogus Insectorum, quae in argo parisiensi reperiuntur, secundum methodum Geoffraeanam in sectiones, genera et species. – Paris 1:vii + 231 pp; 2:233-544.

Hunger H. 2011: Nachweise der Asiatischen Keiljungfer (Gomphus flavipes) am Restrhein unterhalb der Staustufe Märkt/Kembs. – Mercuriale 11: 31-34.   

Kosterin O. E., A. Y. Haritonov & K. Inoue 2001: Dragonflies of the part of Novosibirsk Province east of the Ob River. – Sympetrum Hyogo, Japan. Vol. 7/8, 24-49.

 

 


Brandy's Glosse: Dass die Beobachtung von Insekten nicht immer langweilig sein muss, zeigt obiges Foto. Die Damen lieben Schmuck und entsprechende Accessoires…   

 

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